RECUPERO E CONSERVAZIONE Magazine

Beni culturali in zona sismica: intervento “minimo” significa “quello necessario”
Antonio Borri, in RECMAGAZINE N. 151/2019

I molti crolli di chiese e di altri manufatti avvenuti anche nei recenti eventi sismici hanno confermato le ben note vulnerabilità di queste costruzioni storiche.
È sempre più evidente che, almeno nelle zone di elevata pericolosità sismica, la scelta tra intervenire (efficacemente) e non intervenire corrisponde alla scelta tra la “firmitas”, che permette la “conservazione in vita” del manufatto e del suo contenuto, e una “conservazione” solo nominale, che si limita alle attenzioni verso le superfici di tali monumenti e lascia la loro sopravvivenza al caso e alla aleatorietà degli eventi.
L’articolo propone alcune riflessioni su cosa si dovrebbe intendere, in questi casi, per “minimo intervento”.

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