Le origini del futuro: un ricordo di Paolo Desana
Le origini del futuro:
un ricordo di Paolo Desana
INTERVISTA A DONATO LANATI
Pubblicata su CorriereAl nell’ottobre 2018
“Se ai giorni nostri molti vini possono essere venduti nel mondo al alto prezzo e alcuni terreni, come ad esempio nelle Langhe e in Toscana, hanno raggiunto prezzi astronomici, il merito va certo al lavoro dell’uomo e all’energia della terra ma non dimentichiamo che tutto ciò è stato reso possibile da norme e regole che hanno permesso di controllare e garantire le produzioni, così da offrire certezza e costanza ai consumatori.
La legge di maggior valore è quella che ha strettamente collegato il vino alla terra dove viene prodotto. Questa legge è stata presentata e promossa da un senatore del Monferrato, Paolo Desana, che nel 1963, con la legge 930, ha dato all’Italia intera, e non solo al Monferrato, una veste giuridica che la Francia aveva già dal 1935, per regolamentare produzione e vendita dei vini: la legge sulle DOC, denominazione di origine controllata.
Per noi oggi le DOC sono scontate, e a mio parere, troppo numerose, per garantire qualità, ma non dimentichiamo che a quei tempi hanno conferito gran valore sia ai nostri vitigni autoctoni in termini qualitativi e economici, sia a molti terreni delimitati e circoscritti, mantenendo così integro e salubre l’ambiente.E’ grazie a questa legge che quando assaggiamo, degustiamo un calice di vino, possiamo apprezzare gusti e profumi che derivano solo da quel territorio; il territorio dove è stato prodotto e che ha così la possibilità di trasmetterci unicità e cultura.
Le DOC hanno infatti ormai un valore relativo, ma noi dobbiamo pensare ai tempi in cui nessuno voleva sottoporsi a controlli, per apprezzare la strategia mentale di un personaggio come Desana che è riuscito allora a fare accettare una legge motivandola e facendo capire a tutti a cosa sarebbe servita….”