“1963-2013. Il vino, la memoria, il futuro. La legge delle Doc dei vini compie 50 anni” (2013)

Il vino, la memoria: i 50 anni della DOC

Una storia molto piemontese. E’ un titolo eloquente quello che ha accompagnato il convegno “1963-2013. Il vino, la memoria, il futuro. La legge delle Doc dei vini compie 50 anni”, organizzato venerdì mattina a Torino da Regione Piemonte e Consiglio regionale del Piemonte, in collaborazione con il Comitato promotore del 50° della legge sulle DOC e con la Vignaioli Piemontesi, moderato dalla giornalista Fiammetta Mussio. E non potrebbe essere diversamente: perché piemontese – ed anzi monferrino – era il senatore Paolo Desana, padre del D.P.R. n. 930 del 12 luglio 1963 che istituì le Denominazioni di Origine dei Vini, dando all’Italia la chance di competere con i propri vini nel mondo, e dal 1966 al 1989 primo, storico presidente del Comitato nazionale vini, organismo del Ministero dell’Agricoltura, attuatore della legge sulle DOC. «Mio padre – ricorda Andrea Desana, coordinatore del Comitato promotore – riuscì in un’impresa non facile: superò le resistenze delle organizzazioni e le diffidenze dei produttori, soprattutto del Sud, che temevano che i loro vini venissero tagliati fuori dal mercato, e creò quegli strumenti giuridici necessari non soltanto a valorizzare il vino, ma anche a sviluppare il territorio che, in quel vino, trova il suo riferimento». Desana, che nel suo intervento ha ricordato anche il ruolo ricoperto da un altro monferrino, l’agronomo francese naturalizzato italiano Giuseppe Antonio Ottavi, nel promuovere il concetto di origine ha ribadito l’importanza della legge, «con l’impatto incredibile che ha avuto sull’economia e sulla società. Dobbiamo ricordarcene soprattutto oggi, in questo momento di crisi: nella stragrande maggioranza dei comuni italiani si produce vino»